Rotture dell’apparato estensore del ginocchio e fratture della rotula

D. Saragaglia

Le rotture dell’apparato estensore del ginocchio dell’adulto sono poco frequenti e necessitano un trattamento chirurgico precoce non appena si manifesta un deficit dell’estensione attiva del ginocchio. Quando tali rotture si verificano su un ginocchio nativo senza protesi e l’intervento chirurgico viene realizzato d’urgenza, le tecniche sono ben codificate e danno in linea generale dei buoni risultati: reinserzione del tendine del quadricipite sul polo prossimale della rotula tramite punti transossei, osteosintesi della rotula, la maggior parte delle volte tramite tirante su fili di K, sutura o reinserzione del tendine rotuleo, rinforzato in generale da un cerchiaggio nel muscolo semitendinoso o gracile. Nelle lesioni croniche, le tecniche fanno appello a molteplici espedienti aggiuntivi e i risultati sono lungi dall’essere soddisfacenti. Nelle lesioni recenti su protesi totale di ginocchio (PTG), le tecniche di riparazione sono le stesse, considerando che espongono a molte più complicanze, tanto che i rinforzi sintetici sono certamente un buon mezzo per ridurle. Nelle lesioni croniche su PTG i problemi sono molto più complessi poiché occorre far fronte non soltanto alla cattiva qualità del tessuto, ma anche all’impianto della rotula che può essere più o meno cementato. Le tecniche vanno dalla riparazione primitiva, con, in generale, un rinforzo sintetico, all’allotrapianto completo dell’apparato estensore, passando per il lembo del gastrocnemio mediale.

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