Acromionplastica artroscopica e artrotomica

J.-E. Ollivier, V. Guinet, Q. Baumann, O. Courage

L’arco coraco-acromiale ha stretti rapporti anatomici con la cuffia dei rotatori. Nel 1972 Neer descrisse il conflitto (impingement syndrome) tra la parte anteriore dell’acromion e la cuffia dei rotatori (sovraspinoso). L’acromion viene quindi considerato come il fattore estrinseco causa di rotture dei tendini della cuffia. Si descrive così l’acromionplastica antero-inferiore. Consente di diminuire il conflitto subacromiale in caso di uncino acromiale grave e può anche permettere di aumentare uno spazio d’azione durante una concomitante riparazione della cuffia dei rotatori. In caso di artrosi acromioclaveare con una notevole osteofitosi inferiore, si può valutare un coplaning. Se questa artrosi è sintomatica si può indicare anche una resezione del quarto esterno della clavicola. Inizialmente, la tecnica di acromionplastica è stata descritta a cielo aperto, ma attualmente viene realizzata quasi esclusivamente in artroscopia per meglio rispettare il complesso deltoideo. Infine il concetto recente di critical shoulder angle può motivare la realizzazione di un’acromionplastica laterale per diminuire questo angolo e così ridurre le forze di compressione dei tendini della cuffia contro l’arco acromiale.

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