Con il termine “reimpianti distali dell’arto superiore”, si raggruppano le lesioni al quarto distale dell’avambraccio, del polso o attraverso il palmo. Questo carattere prossimale rende il tempo di rivascolarizzazione più semplice, considerando che le strutture vascolari interessate sono di calibro più grande. Al contrario, la tolleranza all’ischemia è minore rispetto ai rimpianti digitali, per la presenza di tessuti muscolari scheletrici. In tutti i casi, oltre le sei ore, a temperatura ambiente, l’involuzione fibrosa dei muscoli dovuta all’ischemia aggiunge i suoi effetti a quelli della denervazione. Devono essere utilizzati gli stessi mezzi di refrigerazione, la mano amputata deve essere circondata di ghiaccio, ma non a contatto diretto con esso. Una tale refrigerazione è impossibile nelle amputazioni subtotali in cui persiste un ponte cutaneo. Il periodo iniziale di presa in carico di questi feriti offre un’opportunità unica di realizzare tutte le riparazioni necessarie in condizioni tecniche ottimali che non si presenteranno più ulteriormente. L’accorciamento osseo prende qui un carattere quasi sistematico. Per il resto, le regole dettate nel capitolo dei reimpianti digitali sono identiche.