Tecnica di acetaboloplastica con accesso minimale intermuscolare

P. Chiron N. Reina

Un autotrapianto cortico-spongioso extra-articolare dell’anca, o acetaboloplastica, si può realizzare per via
minimale invasiva, intermuscolare, per trattare displasie centrate dolorose del soggetto giovane. La tecnica
comprende il prelievo dell’innesto, la sua preparazione e il posizionamento extra-articolare nella parte anterosuperiore
dell’anca. La via di accesso è intermuscolare tra il muscolo tensore della fascia lata e il bordo anteriore
del muscolo gluteo medio. Il tendine riflesso del muscolo retto femorale è reclinato; l’innesto viene fissato
dopo l’avvivamento dell’ala iliaca sopra e davanti l’acetabolo. La ripresa dell’appoggio è rapida. Le complicazioni
sono poco frequenti, 3% di lisi dell’innesto, 3% di pseudoartrosi, 6,8% di artroplastiche a 12 anni dal declino medio.

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