Fratture delle falangi e dei metacarpi

L. Obert I. Pluvy C. Echallier C. Pechin S. El Rifai E. Jardin D. Feuvrier F. Loisel

La funzione della mano è il risultato della combinazione della struttura ossea, della stabilità legamentosa e della potenza
muscolare intrinseca ed estrinseca. Il trattamento di una frattura digitale ha come obiettivo il ritrovamento della migliore
funzione con le minime conseguenze (dolori, rigidità). L’immobilizzazione è possibile in certi tipi di fratture, se breve (meno di
4 settimane), adattata (in buona posizione), per mantenere il dito vergine (non operato). Un trattamento chirurgico è reso
necessario da un’apertura della frattura, da lesioni associate o da uno spostamento grave; esso poggia su una riduzione e
una fissazione stabile. In caso di trattamento chirurgico, la reazione cicatriziale legata all’apertura che si sovrappone alle
lesioni può soltanto essere combattuta da una mobilizzazione immediata. Questa mobilizzazione è possibile solamente
se la cicatrizzazione delle parti molli e il dolore sono sotto controllo. Qualunque sia il trattamento, è necessario un controllo
regolare per individuare una complicanza: spostamento secondario; cattivo controllo del dolore; esclusione del dito.

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